News: Multe impugnabili se gli autovelox non sono periodicamente tarati


Con la sentenza 9645/2016, la Cassazione ha ribadito che – in assenza della taratura periodica degli autovelox – le multe possono essere impugnate per annullamento; la Corte si è limitata a confermare pronunce precedenti, chiarendo che le Amministrazioni Pubbliche sono tenute a curare tale periodicità e devono essere in grado di documentarla.
In particolare, con una certa ironia, viene evidenziata la "palese irragionevolezza di un sistema e di una Amministrazione, che... finirebbe per concretizzare, in pratica, un incredibile risultato: quello per cui una qualunque bilancia di un mercato rionale è soggetta a periodica verifica della taratura, nel mentre non lo è una complessa apparecchiatura, come quella per la verifica della velocità, che svolge un accertamento irrepetibile e fonte di gravi conseguenze per il cittadino proprietario e/o conducente di veicolo”.
In sostanza, il principio fondamentale è il seguente: “tutte le apparecchiature di misurazione della velocità (che è elemento valutabile e misurabile) devono essere periodicamente tarate e verificate nel loro corretto funzionamento, che non può essere dimostrato o attestato con altri mezzi quali le certificazioni di omologazione e conformità”.
Precisiamo, per completezza, che la Cassazione in questa pronuncia non chiarisce la periodicità delle tarature; tuttavia, muovendo dalla sentenza n. 113/2015 della Corte Costituzionale, si ritiene che gli autovelox debbano essere tarati a cadenza annuale, visto che questa è la periodicità applicata ad altri apparecchi analoghi. 

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