Ai sensi dell'Art. 202 Codice della Strada, se si provvede a pagare una contravvenzione entro 5 giorni dalla data in cui è stata notificata, si ottiene uno sconto del 30%.
Alcuni Comuni - per ovvi vantaggi economici - interpretano la norma nel senso che il decorso del termine parte da quando il provvedimento sanzionatorio è stato consegnato al servizio postale; ne consegue che - ad esempio - se la multa viene recapitata al destinatario dopo 6 giorni, la possibilità di ottenere il suddetto sconto è del tutto sfumata.
A tal proposito, alcuni esponenti politici hanno precisato che - ai sensi di legge - il termine deve decorrere dalla data di ricevimento e non da quella della spedizione; inoltre, è stata annunciata un'interrogazione parlamentare al Ministro dell'Interno e a quello delle Infrastrutture, in modo da chiarire definitivamente come i Comuni si debbano comportare.
Per quel che vale, cerchiamo anche noi di fornire la nostra lettura del problema; nello specifico, la giurisprudenza costituzionale ha chiarito che la notifica si perfeziona in due momenti differenti: per il notificante, quando il plico della sanzione viene consegnato all'ufficio postale; per il destinatario, quando il plico stesso gli viene recapitato. Di conseguenza, quando la legge prevede termini, adempimenti o comunque conseguenze che per il destinatario decorrono dalla notifica, si deve obbligatoriamente prendere come punto di partenza la consegna della sanzione (cfr. C. Cost. n. 477/2002; C.Cost. n. 28/2004).
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